Brutti

Copertina con l'immagine di una ragazza in primo piano — Brutti / Scott Westerfeld – Mondadori, 2006

Tally è una ragazza normale e vive a Bruttopoli, una città dove tutti i ragazzi, raggiunti i sedici anni, sono costretti a subire un’ operazione per diventare bellissimi e fare il loro ingresso nella società del divertimento. Una volta subita l’operazione, i ragazzi devono infatti vivere sull’isola dei Neoperfetti e divertirsi tutte le sere a formidabili feste. Tally non si è mai chiesta se veramente volesse fare l’operazione e cambiare la sua vita diventando bella, ma uguale a tutti gli altri, fino al giorno in cui ha conosciuto Shay, brutta come lei, ma molto più esperta e ribelle. Grazie a Shay, Tally conoscerà l’esistenza di Fumo , un posto lontano dai confini della città, un posto libero dove non importa se si è brutti o belli, dove nessuno è costretto a cambiare, dove da decenni si conserva un terribile segreto, dalla cui scoperta dipende la salvezza di tutte le persone che vi abitano. Sarà sempre a Fumo che Tally incontrerà David, per l’amore del quale arriverà a fare scelte molto difficili e importanti.

Fra le righe di questa storia si legge una severa critica alla società moderna: dall’uso estremo del petrolio alla cultura dei Mc Donald’s, ai mezzi di trasporto poco intelligenti. La questione della bellezza fisica porta i protagonisti a schierarsi da parti opposte: è possibile che il mondo sia migliorato semplicemente modificando l’aspetto fisico secondo canoni di bellezza imposti da pochi? Molto positiva la riflessione sul cosa sia preferibile: essere normali ma liberi e interessanti o essere bellissimi, tutti uguali, piatti e privi di sentimenti?