In una scala da 1 a 10

La sedicenne Tamar, è ricoverata a Lime Grove, un istituto che si occupa di adolescenti affetti da disturbi mentali e comportamentali. Un evento drammatico ha segnato in modo indelebile la sua esistenza, generando un senso di colpa che la spinge a compiere gravi atti di autolesionismo. Ricordi confusi affollano la mente di Tamar: cosa è veramente accaduto la notte in cui l’amica Iris è annegata? Erano entrambe ubriache, ma lei è convinta che la verità sia una sola, scomoda e da nascondere. Mentre il percorso di cura prosegue in modo lento e difficoltoso, le storie problematiche degli altri giovani presenti nella struttura si intrecciano a quella di Tamar, rivelando quanto traumi e disagi possano minare il fragile equilibrio di chi sta crescendo.

Il romanzo racconta una storia particolarmente dura, che non risparmia drammatici particolari su una vasta gamma di alterazioni della personalità. L’autrice, vittima di alcuni di questi disturbi, vuole porre l’attenzione sul tema della salute mentale che non viene ancora abbastanza considerato in ambito giovanile. Alla fine del libro vengono forniti riferimenti di organizzazioni che possono fornire informazioni e offrire supporto in merito.

“ Allungo il braccio di fronte a me e premo la lama contro la pelle, tagliandola. La osservo aprirsi, con il sangue che inizia a colare. Impreco. Non è un taglio abbastanza profondo. Non smetto di pensare. Dovrei smetterla di pensare.”