Le rose di Shell

Copertina del libro con l'immagine di una ragazza in un campo che tiene in mano un fiore porpora
Le rose di Shell / Siobhan Dowd – Uovonero, 2016

Dopo la morte della madre, la vita di Shell è costellata di sofferenza e responsabilità troppo grandi per la sua giovane età. Il padre, sopraffatto dal dolore, lascia il lavoro e si aggrappa alla fede in modo fanatico, iniziando al contempo a bere. La sua condizione di alcolista, che lo rende collerico e dispotico, acuisce il disagio della ragazza. Abbandonata a se stessa, bada ai fratelli e frequenta saltuariamente la scuola, dove può confidarsi e ricevere consigli dalla poco raccomandabile compagna Bridie. Gli appuntamenti con l’attraente e seduttivo amico Declan rappresentano per Shell gli unici momenti di piacevole evasione, cui si abbandona con ingenuità. L’arrivo nella contea di Padre Rose le consente di instaurare con lui un rapporto di fiducia significativo; ma quando si trova a dover affrontare le conseguenze della sua relazione con Declan, non trova il coraggio di rivelare al sacerdote il dramma che sta vivendo in completa solitudine.

Il romanzo, precedentemente pubblicato in Italia con il titolo “La carne di angelo”, conferma il talento e la potenza narrativa di Siobhan Down. La protagonista, nel tragico incedere della sua dura esistenza, è un esempio di forza e coraggio che la riscatta dal senso di morte di cui la storia è impregnata.

“Shell era seduta sulla sedia, con l’esofago paralizzato, ipnotizzata. L’inferno di Haggerty. Le nere pareti incrostate. La sabbia e le pietre, gelide. Il gemito del vento nelle fessure nascoste. La carne minuscola e bianca, che si agitava per mantenersi calda. Un posto terribile dove morire.”

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