Will è un giovane che ha assistito alla morte del fratello maggiore Shawn, freddato con due colpi di pistola al petto per aver sconfinato in territorio non suo. Nel quartiere di Will esistono delle regole che bisogna seguire ciecamente: 1) non piangere mai; 2) mai fare la spia: 3) se qualcuno uccide un tuo caro, scopri chi è stato e lo uccidi a tua volta, a costo di innescare un circolo vizioso di vendette che non avrà mai fine. Pistola alla mano, Will è pronto per la sua missione: negli otto piani di ascensore che dividono il suo appartamento dalla strada, il giovane dovrà decidere se perseguire la sua vendetta o spezzare questo cerchio una volta per tutte.
La lunga discesa è un romanzo forte, crudo, che narra di una vicenda dolorosa con un’originale scrittura in versi. Il ritmo incalzante tiene il lettore con il fiato sospeso fino alla fine, mentre entra nei pensieri di Will, un ragazzo buono, costredetto a compiere un’azione malvagia.
Come in un moderno “Canto di Natale”, il protagonista è visitato dai fantasmi del suo passato, che lo accompagnano e lo guidano nella scelta che può cambiare la sua vita per sempre: esorcizzare il dolore per la perdita di una persona casa tramite l’omicidio o sfidare le regole e agire in un modo giusto, che non comporti altro spargimento di sangue.
Gli ho confessato
che avevo paura,
che avevo bisogno
di sapere che stavo
facendo la cosa giusta.
Le regole sono le regole giusto?
Prenotalo in biblioteca
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