Cose più grandi di noi

Cose più grandi di noi / Giorgio Scianna – Einaudi 2019

Ambientato a Milano ad inizio anni ’80, durante gli anni di piombo con una giovanissima protagonista: Margherita, di 18 anni, che viene arrestata e messa in prigione per due mesi con l’accusa di essere una terrorista. Per poter uscire dal carcere, Margherita, diventa una pentita.

Costretta dalla madre avvocato a firmare un “pentimento” per avere uno sconto di pena si sente una Infame, e anche i suoi vecchi compagni la giudicano tale e la scarcerazione la porterà a pensare al proprio coinvolgimento nella rivoluzione, alla propria famiglia e al suo futuro.

Così giovane, Margherita, pensava veramente di fare parte di qualcosa, di essere parte attiva di un cambiamento, invece era solo la pedina nelle mani di qualcuno più in alto nell’organizzazione. Gli arresti domiciliari saranno nella nuova casa che il padre ha scelto per sé e per lei, lontani poche vie dalla casa di famiglia in cui rimarranno a vivere mamma e i due fratelli. Margherita molto legata a Martino, il fratello minore, sentirà molto questa mancanza.

Bellissima la figura del padre che vuole aiutare ad ogni costo la figlia a riprendere una vita apparentemente normale.

Un romanzo dolce, delicato, che affronta il tempo e il tema della lotta armata, e affronta ancor di più il tema della famiglia, della fermezza del valore della famiglia.

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L’intervista all’autore

La musica citata nel libro

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