
Sutter è brillante, amato dai compagni di scuola per gli aneddoti divertenti che sa raccontare in ogni circostanza. Ha una ragazza, Cassidy, con cui vive un rapporto appassionato ma senza troppo impegno. Prende la vita con leggerezza, “abbracciando il bizzarro”, tuttavia non può fare a meno della fiaschetta di whisky con cui annaffia l’immancabile 7UP sin dal primo mattino. Nessuno si accorge della sua fragilità, amplificata dal ricordo mitizzato di un padre sparito nel nulla e dal rapporto conflittuale con la madre. Dopo l’ennesima sbornia notturna, si risveglia in un quartiere sconosciuto dove incontra Aimee. Scoprendo le vessazioni famigliari subite dalla ragazza, decide che solo lui, il Sutterman di ogni situazione, può aiutarla a ritrovare la fiducia in se stessa e inizia a frequentarla.
Il romanzo affronta il problema della dipendenza da bevande alcoliche e fa comprendere come chi lo vive tenda spesso a sottovalutarne la gravità. Il profilo psicologico del protagonista descrive con efficacia tutte le conseguenze di un comportamento “sopra le righe”, sino al raggiungimento della dolorosa consapevolezza che smettere di bere significa fare i conti con le proprie paure.
“Mi viene quest’idea che siamo tutti come fili d’erba in un prato. Siamo cresciuti insieme, gomito a gomito, sotto lo stesso sole, bevendo la stessa pioggia. Ma sapete cosa succede ai fili d’erba. Qualcuno li falcia proprio quando arrivano al culmine.” L’attimo perfetto / Tim Tharp
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