Babila indaga sulle misteriose vicende accadute nel parco e scruta i movimenti delle persone da una stanza segreta in cui tante telecamere riprendono le diverse parti del parco. Sguardo 11 è uno dei punti di vista del parco ripreso dalla telecamera da cui Babila ritiene di scoprire una sconvolgente verità: la madre ha per amante uno dei dipendenti. Babila raccoglie delle prove che dimostrerebbero l’uccisione del fratello da parte di quest’uomo. In questa indagine si inseriscono altri elementi: la solitudine della ragazza e la tendenza a vivere in una realtà forse distorta dal suo disagio; il rapporto con i genitori che lascia via via emergere scomode e dolorose verità; e il rapporto con Riskan, all’inizio per nulla gioioso.
Il libro è una sorta di giallo psicologico che trasmette una sensazione cupa di inquietudine. La vicenda diventa ad un certo punto tanto complessa da rendere difficile capire cosa sia realtà e cosa frutto di fantasia, fino al colpo di scena finale che non chiarisce, ma crea nuovi dubbi e lascia domande senza risposta.