
Da quando ha scoperto la malattia della madre, e il padre è partito per rifarsi una nuova vita, Conor è perseguitato tutte le notti dallo stesso incubo.
Con la sensazione di essere isolato da tutto e da tutti, preoccupato per la sorte della madre, nonostante l’ottimismo della donna, arrabbiato con il padre lontano, perseguitato a scuola da un gruppo di bulli, ha come unico interlocutore un…tasso!
Si, perché da qualche tempo il maestoso albero, che solitamente sta accanto alla chiesetta e al cimitero sulla collina dietro casa, prende vita e viene a fargli visita alle 0.07 di tutte le notti.
Conor, convinto inizialmente che tutto ciò faccia parte del suo sogno ricorrente, intuisce alla svelta che si tratta di qualcos’altro: il tasso parla con lui, e racconta delle storie che non sempre sono comprensibili; ma soprattutto si accorge che forse non vi è grande distacco fra sogno e realtà, visto che alcune azioni vissute durante la notte prendono forma la mattina.
La crescita non facile di un ragazzo, che vede disgregarsi il suo piccolo mondo di certezze sotto il peso di una malattia e del senso di abbandono, barcamenandosi tra le difficoltà di passare dall’adolescenza all’età adulta.