Nel cuore della notte, rifugiata nel capanno degli attrezzi, Zoe fugge l’insonnia che la tormenta da mesi scrivendo una lettera ad un uomo che non conosce ma con il quale sente di avere molto in comune: si tratta di Stuart Harris, un condannato a morte in attesa dell’esecuzione, colpevole di aver ucciso la moglie e un’altra donna. Zoe, che a sua volta dichiara di essere “responsabile di un delitto”, attraverso le numerose missive che invia all’uomo, ricostruisce la storia del suo ultimo anno di vita e del delicato intreccio amoroso tra lei e i due giovani Max ed Aaron.
Zoe scopre a caro prezzo che raccontare bugie, a se stessi e agli altri, è sbagliato e può avere conseguenze pesantissime: confessare i propri errori ad un uomo con colpe grandi quanto le sue è l’unico modo per alleggerirsi il cuore e ritrovare la pace interiore e la speranza nel futuro.
“Sapevo bene come ti sentivi. Il peso della tristezza nel cuore. Il senso di colpa che non ti dà pace. Il desiderio disperato di nasconderti dagli sguardi inquisitori e restare sola.”