Al termine delle lezioni, Simon, Bronwyn, Nate, Cooper e Addy si ritrovano nell’aula del professor Avery per scontare un’ora di punizione: ad eccezione di Nate, gli altri ragazzi sono “studenti modello” e raramente vengono richiamati per motivi disciplinari. Da insolita la situazione diventa tragica, quando Simon stramazza al suolo in preda ad uno shock scatenato da una reazione allergica. Quel malore lo porterà alla morte, e la successiva autopsia rivelerà che non si è trattato di un incidente. I quattro compagni presenti sono quindi indagati per omicidio, e pian piano verranno a galla segreti e storie inconfessabili che fino ad allora ognuno di loro ha cercato di tenere nascosti…
Un romanzo che ci parla della difficoltà di essere se stessi e contemporaneamente farsi accettare dagli altri, condito con una trama avvincente che lo rende allo stesso tempo un giallo convincente e una storia di formazione.
Era una bugia che raccontavo perché era più facile della verità. E perché un po’ ci credevo. So cosa significa raccontarsi una bugia così tante volte da farla diventare realtà. Ma la verità viene sempre fuori. Prima o poi.
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13 / Jay Asher