La giovane Altea sta vivendo il lutto per la morte del fidanzato, deceduto in un incidente stradale. Omar è invece un fantasma che si aggira ancora tra i vivi, incapace di accettare di essere morto, e quindi di andare “oltre”. Che cosa lega questi due dolori? Potranno Altea e Omar aiutarsi a vicenda?
Una graphic novel toccante che tratta la tematica del lutto, del senso di colpa, della capacità di valutare le proprie azioni e ricominciare. I disegni delicati ci accompagnano nella narrazione, un po’ mistero e un po’ storia d’amore, ricordandoci che non siamo mai soli nell’universo, che tutti abbiamo bisogno di un aiuto per rialzarci e apprezzare l’importanza della vita, prima che sia troppo tardi.
“Mi chiamo Omar e, come avrete capito, sono morto. Adesso però questo nome non mi appartiene più veramente. Sono solo il riflesso di Omar. Per cui, potete chiamarmi Ramo”
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