La prima volta che Phil vede la Torcia Umana pensò ad uno scherzo di pessimo gusto, ma pur sempre uno scherzo. Da quel momento in poi ci fu un fiorire di supereroi, più o meno schierati dalla parte “giusta”: Submariner, Capitan America, I Fantastici 4. Il popolo americano assisteva del tutto impreparato alla comparsa di questa nuova specie di paladini della giustizia, sicuro però che fossero lì per proteggerli. Poi vennero gli X-men, i mutanti: qualcuno osava dire che fossero l’evoluzione dell’homo sapiens, destinato a soccombere di fronte a queste nuove persone “dotate”. E gli episodi di violenza e intolleranza sembravano aumentare sempre di più, a dispetto del fatto che anche questa fresca generazione di eroi fosse disposta a sacrificare la vita per proteggere il mondo.
Un fumetto Marvel che per la prima volta non ha per protagonista “le meraviglie”, ma un uomo normale, che insieme alla massa osserva e “subisce” i super poteri dei vari eroi, costantemente sospeso tra invidia e paura, speranza e delusione.