La voce del branco. Gli eredi

La voce del branco. Gli eredi / Gaia Guasti – Camelozampa, 2019

Mila, Ludo e Tristan sono amici da sempre, da quando Mila, unica bambina nera di tutta la regione di Malazuc era arrivata nella loro scuola.
Ora adolescenti, hanno vite completamente diverse, tra studio e lavoro non si frequentano più, ma si ritrovano una volta all’anno nel bosco per festeggiare i proprio compleanni. Durante uno di questi festeggiamenti un branco di lupi li aggredisce. Da quel momento i tre amici diventeranno dei licantropi e dovranno gestire le loro passioni, i loro sentimenti e i loro mutamenti fisici andando alla ricerca di una soluzione ai loro guai, inseguendo l’unica lupa sopravvissuta all’aggressione. Una lupa rossa e cattiva che fa strage di uomini nei boschi della zona.

Si legge d’un fiato, anzi con il fiatone perchè si corre con i lupi tra boschi e rocce, si cerca di fuggire ai cacciatori, si inventano bugie ai genitori e alle famiglie per giustificare vestiti fatti a brandelli e notti all’addiaccio.
Mentre i corpi dei ragazzi mutano, mutano anche i sentimeni di amicizia e fiducia in qualcosa di più forte e più selvaggio.

Gli eredi è il primo della serie La voce del branco, quindi paga lo scotto di lasciare il lettore con tante domande e con un finale aperto, ma non per questo poco d’effetto.


Lasciate che vi dica una cosa: quando sei stato un lupo una volta, lo resti un po’ per sempre

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