Ero cattivo

copertina del libro con un ragazzo in primo piano
Ero cattivo / Antonio Ferrara – San Paolo, 2012

Angelo non è un ragazzo come tutti gli altri. La sua giovane vita è già segnata da esperienze negative che pongono in luce un forte disadattamento esistenziale. Le azioni compiute, spesso nella più totale inconsapevolezza del danno creato o delle gravi conseguenze generate, esasperano i conflitti sia all’interno della scuola che nell’ambiente famigliare. Ed è proprio in quest’ultimo che Angelo ha un passato fatto di incomprensioni e reazioni violente soprattutto da parte del padre. Un giorno, in seguito ad un episodio particolarmente drammatico, il ragazzo viene inviato in una comunità di recupero poiché i genitori ne rifiutano la presenza.Comincia per Angelo un periodo di riflessione, di confronto con sé stesso, anche attraverso le storie degli altri ragazzi che conosce all’interno della comunità. La figura di padre Costantino, sacerdote convinto che in ognuno vi siano il bene e la capacità di riscatto, diviene per Angelo il punto di riferimento per tentare di costruire la sua crescita ricercando un obiettivo cui ancorarsi.

Un romanzo importante che offre numerosi spunti su un tema d’attualità: la violenza manifestata da alcuni adolescenti che può compromettere la possibilità di una crescita positiva, se contrastata unicamente con il rifiuto e la condanna. “Ero cattivo” ha vinto nel 2012 il Premio Andersen quale miglior libro della categoria oltre i 15 anni.

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